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lunedì 17 novembre 2014

Basket: San Martino Tromello VS Gambolò - Commento e pagelle

Di amichevole ha solo il nome, la sfida serale a pallacanestro di martedì tra San Martino Tromello e Gambolò. I due oratori si affrontano in un clima di amicizia ma con tanta voglia di ben figurare e portare a casa la pagnotta. Alla fine il tabellone sentenzia +4 per Gambolò, più "squadra" e meglio attrezzata atleticamente, per un punteggio finale di 59-55 (sul risultato finale è in corso un contenzioso tra FIP, CSI e il sign. Franco Garini).
I tromellesi sono un team giovane, sia nella composizione sia per costituzione (la squadra è nata nella primavera di quest'anno), che gioca ancora troppo a sprazzi e che deve assimilare movimenti e schemi. Le basi ci sono, ora sta alle sapienti mani del General Manager Daniele Celada modellare un team vincente: "Decisiva l'assenza di Gazzotti - ammette il dirigente nero verde a fine gara - ci è mancata la sua furbizia sotto canestro".

Foto di gruppo per i due oratori di Gambolò e Tromello

La neonata San Martino Basket

San Martino Tromello

Giulia Branca 6,5
La vera Giulia spunta fuori alla distanza, con il suo tiro alla "julienne" a tagliare a fette le difese e il suo senso della posizione. Opportunista, precisa e coraggiosa, pecca in continuità. La donna che canta

Camilla Negri 6,5
Dopo Chiara Celada, la San Martino trova un'altra piccoletta terribile. La ragazza è giovane, ha palleggio e velocità. Un sorriso ai compagni, morsi sulle caviglie agli avversari. Deve migliorare in regia e nelle letture di gioco, ma la stoffa c'è. Mulan.

Alberto Biscaldi 6,5
Nonostante il tutore e qualche fastidio al ginocchio, il rookie dei nero verdi scende stoicamente in campo e prende a sportellate i dirimpettai. Il lavoro in allenamento si vede, ora è lui che deve "vedere" il canestro. Dragon Trainer.
Giulia Rocco 7
Lieta sorpresa. Negli spogliatoi beve la bevanda magica e scende in campo cattiva e determinata. Attenta in difesa, ci prova appena può in attacco. Ma il taglio di capelli non doveva toglierle le forze? Forse, quella era un'altra storia. Space Jam.

Simone Bertoli 6,5
Il presidente/giocatore alterna ottime giocate e amnesie tattiche, difesa tosta e attacco a corrente alternata. C'è bisogno della sua energia, ma sullo scacchiere deve trovare la posizione più idonea. Guardiano della galassia.

Francesca Grossi 7
Arrivata in ottobre ad arricchire il team femminile, deve acquisire più sicurezza ma porta disciplina tattica, tiro dalla media e fondamentali. Al suo arrivo ha promesso almeno 10 assist a partita e di mettere ordine nella dieta dei fratelli. Buona la prima, sulla seconda non ci sbilanciamo. Up.

Daniele Celada 6
 Qualcuno giura di averlo visto al bar in piazza Campegi, per una chiacchierata con Steve Nash e John Stockton sui bei tempi andati. La serata del "23" tromellese non è certo da showtime. Dirigente/giocatore alla prima uscita ufficiale, sente la tensione e la mano si raffredda. C'era una volta in America.

Davide Grossi 6,5
Primo quarto a tarallucci e vino, poi Bruce Banner si arrabbia e il ragazzo tira fuori difesa, rimbalzi e punti utili alla causa. Mettetegli di fianco un trainer mentale, un dietologo, un preparatore atletico e forse... The Departed: il bene e il male.

Lorenzo Beltrami 6,5
I principi della fisica? Superati. Lorenzo schizza in velocità da una parte all'altra del campo, dando fastidio a tutti, compagni compresi. Litiga con il canestro e con gli schemi di Celada, ma è l'unico a dare brio e velocità. Paranormal activity.

Clara Rosasco 7
La vecchia Clara soccorreva gli avversari in campo dispensando sorrisi e compendi di catechismo, la nuova gioca con spavalderia, se ha spazio si prende il suo tiro e sgomita a tradimento. Il segreto? <<Mi esercito a casa picchiando le mie sorelle. Mi rilassa dopo la messa>>. The Wrestler.


Luca Carbonino 6,5
Il direttore della corale è alla sua prima amichevole ma ben figura, senza particolari note stonate. Da migliorare la gestione della palla e la condizione fisica, ma l'esperienza si sente. Il pianista.

Michele Grossi 7
A volte il mercato dei free agent riserva ghiotte occasioni, e la San Martino ha avuto la sua. Arrivato con il charter da Rapallo ha dichiarato <<Ho deciso di portare il mio talento in Lomellina. Non sono bello come mio fratello, però almeno io la metto dentro >>. Va tolta un pò di polvere dalle scarpe, ma il ragazzo promette bene. Il ritorno dello jedi.

Matteo Gazzotti 4
Candidato al titolo di "Miglior opportunista in area", Matteo è costretto a dare forfait tra lo sconforto dei compagni. Voci di corridoio lo vedono coinvolto in qualche bravata delle sue, a bordo di una Giulietta rosso fuoco, le cui conseguenze gli sono costate l'esclusione. Genio Ribelle.

Gambolò

Michele Bianchi 7,5
L'ultima volta ci aveva rimesso la caviglia, ma la guardia gambolina dimostra di esserci dando minuti di qualità, corsa e fisicità. La confidenza con la retina è da ripristinare, ma siamo sulla strada buona. Vola verso il ferro, anche se non sempre atterra dove vuole. Top Gun.

Andrea Pisani 6,5
Play aggiunto più che pivot, "Piso" punisce dall'arco e passa divinamente. Dopo aver dato lezioni di filosofia cestistica, alla lunga le sue percentuali scendono e il minutaggio pure, ma rimane un punto di riferimento. He Got Game.

Marta Bonetto 6
Non è il killer che siamo abituati a vedere sui campi di calcio, ma la ragazza si lancia sulla palla a spicchi senza paura. Difetta in centimetri ma sgomita ed è sempre lì dove conta. Il fascino dei "Trumlìn" la distrae sul più bello. Cenerentola.

Daniele Masala 8
Ci mancavano il "beep-beep" e il deserto, ma tolto questo i tromellesi fanno la figura di Willy il Coyote. Contropiedista nato, ha gamba e colpisce incessantemente sfruttando tutte le occasioni. Col tempo gli prendono le misure, ma ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Flash.

Gianluca Lucchini 6,5
Vuole spaccare il mondo, e si vede. Difende e corre, non sempre legge bene l'azione ma rimane un concentrato di potenza. Bene a rimbalzo, sale a prendersi il pallone e guarda tutti da lassù. Interstellar.

Antonio Catelli 6
Il suo motto è "Vorrei ma non posso". Ha sapienza tattica e fisico, ma è sfortunato al tiro e non ancora integrato negli schemi gambolini. Se trova la quadratura del cerchio può essere la formula vincente del team. A Beautiful Mind.

Aymen Neffati "Fice" 6,5
Vince ma non convince. "Fice" corre e salta che è un piacere, ma raccoglie poco in rapporto alla quantità di energia sprigionata. Rimane comunque uno stantuffo inesauribile e una truppa da assalto, spesso letale agli avversari. Full Metal Jacket.

Camilla Campioni 6
Centimetri e impegno ci sono, ma è alla prima uscita e si vede. I compagni la cercano poco, lei non è ancora dentro gli ingranaggi tattici del team. Quasi amici.

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