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martedì 17 aprile 2012

Incontro formativo: Oltre le sbarre

Una sala riunioni gremita è stata la dimostrazione tangibile dell’interesse e della curiosità suscitati dalla proposta offerta giovedì scorso alla cittadinanza
dall’Associazione Sportiva Dilettantistica San Martino di Tromello, riguardante
un incontro conoscitivo e formativo sulla realtà del carcere. L’iniziativa è
nata in seguito ad alcuni accordi presi tra la direzione del carcere dei
Piccolini di Vigevano e l’associazione sportiva tromellese, supportata
dall’Azione Cattolica e dall’Istituto Professionale Castoldi di Vigevano, che
vedranno i ragazzi protagonisti di alcune giornate di sport all’interno della casa circondariale nei prossimi mesi di maggio e giugno. Dopo una breve introduzione del Presidente AC Gabriele Sonzogni, la parola è passata al direttore del carcere vigevanese dott. Davide Pisapia, che nel ringraziare per l’opportunità concessa ha voluto sottolineare come purtroppo queste occasioni di incontro siano alquanto rare: “nell’immaginario comune, veicolato altresì dai media – ha spiegato il direttore – il nostro mondo viene spesso dipinto come distante,
chiuso, inaccessibile e questo non fa altro che aumentare le difficoltà, che già non sono poche, nell’aiutare i detenuti a non far perdere loro il contatto con la società esterna, per un corretto reinserimento una volta scontata la pena”. Inoltre, grazie alla presenza del cappellano don Lorenzo Montini e del responsabile degli educatori, dott. Roberto Quadraro, sono stati affrontati
anche i temi della formazione e del sostegno umano e spirituale all’interno del carcere, componenti fondamentali e insostituibili nel processo di rieducazione dei detenuti: scuola, lavoro, attività culturali, manuali e sportive, sono tante le opportunità offerte ai carcerati, tutte finalizzate ad accendere in loro nuovi stimoli positivi, mantenendo vivo il lume della speranza verso un futuro migliore. Presente infine la dott.ssa Maria Antonietta Errico, comandante della polizia penitenziaria, che insieme agli altri relatori ha risposto alle numerose domande del pubblico presente in sala: dal comportamento consigliato ai giocatori che parteciperanno alle giornate sportive alla giornata tipo di un detenuto, dal rapporto umano esistente tra responsabili e carcerati a come vengono gestite le situazioni più delicate in cui sono coinvolti genitori e minori. In conclusione, il direttore Pisapia non ha nascosto che l’attuale situazione del sistema carcerario italiano non è certamente delle più rosee, con problemi tangibili di sovraffollamento e di continui tagli dei contributi economici, tuttavia, forte di un ordinamento legislativo ritenuto più che valido e fiducioso in nuove opportunità di incontro e condivisione, in grado di sensibilizzare ulteriormente la società, ha invitato i presenti a guardare verso il futuro con serenità e ottimismo.
MATTEO GAZZOTTI

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