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domenica 29 giugno 2014

Torneo San Giovanni Paolo II: Gambolò domina nel basket! Risultati e pagelle

Mentre l'Armani tornava con fatica a vincere lo scudetto in serie A dopo 18 anni, sul ben più modesto palcoscenico della palestra tromellese giunge a conclusione la parte cestistica del "Giovanni Paolo". Onore al GiFra, che ha schierato un team misto per età ed esperienza, onore ai tromellesi, pochi ma volenterosi e mai domi, onore infine anche ai vincitori, un team gambolino con tanto talento e tanta energia nelle gambe, che chiude il GP II imbattuto.
A voi immagini, risultati, classifica e pagellone!



I giornata – giovedì 19/06/14

Gi.Fra. Vigevano – Oratorio di Gambolò 32-42
Oratorio di Gambolò – S. Martino Tromello 46-42
S. Martino Tromello – Gi.Fra. Vigevano 38-46


II giornata – giovedì 26/06/14

Gi.Fra. Vigevano – Oratorio di Gambolò 29-33
Oratorio di Gambolò – S. Martino Tromello 44-34
S. Martino Tromello – Gi.Fra. Vigevano 29-32

Classifica finale: Gambolò 8, GiFra 4, Tromello 0.


PAGELLE:


Asd San Martino

Lorenzo Beltrami 7: Vera e propria scheggia impazzita, il ragazzo dà velocità ed energia ai suoi e la mette con regolarità. Peccato per le tante forzature e l'anarchia tattica, sarebbe stato da 8. Speedy Gonzalez.
Giulia Branca 6,5: Qualcosa è mancato alla regina delle serate basket. Buone prestazioni, difesa attenta, ma in attacco sono mancati i suoi piazzati e poi, si sa, dai secchioni ci si aspetta sempre la perfezione. Accademica. 
Chiara Celada 7: Ha perso un dito, ma non la grinta e la corsa. La piccola grande Chiara si è fatta rispettare dagli avversari non solo in difesa, ma pungendo appena possibile anche sotto il canestro avversario. Hobbit.
Enrico Annovazzi 6,5: Motivato e concentrato, ha fornito prestazioni pulite e attente. Meno arrembante del solito in attacco, il suo caratteristico tiro in corsa è rimasto spesso in canna. Disciplinato.
Davide Grossi 6: Facciamo la media fra il girone di andata, al quale si è presentato fisicamente impreparato, e quello di ritorno, dove ha dato un contributo importante nell'area pitturata. è mancato del tutto il suo tiro dalla media, per il futuro confidiamo nella sua dietologa. Transformer
Matteo Gazzotti 7: "Mancò la fortuna, non il coraggio". Il ricordo bellico ben si sposa con la prestazione di Matteo: scatenato, deciso, a tratti quasi rabbioso. Ha dato ai suoi la scossa che attendevano, pur con qualche rigore fallito. Spartano.
Simone Bertoli 7,5: Se consideriamo atletismo, volontà e difesa, il ragazzo è da 10. Peccato però per le percentuali al tiro, dato che sarebbe servita una vasca da bagno al posto del canestro. Esce su una gamba sola. Spiderman
Daniele Celada 7: cerca di dare ordine ad un team poco rodato, non sempre ci riesce. Punti, difesa, assist e intelligenza tattica sono gli ingredienti messi nel piatto. Avremmo gradito maggiore quantità ma la qualità non si discute. Chef


Gi.Fra. Vigevano


Matteo Colli 7,5: Protegge la palla manco fosse un diamante grezzo, carica di falli gli avversari ed è un punto di riferimento fondamentale per i compagni. Condottiero.
Giuseppe Colli 7: L'età avanza, e la classe pure. Tanta esperienza al servizio dei "gialli", non spreca un pallone e carica i suoi col piglio di un ufficiale. Veterano.
Luca Darone 6,5: Se hai la palla sotto canestro e non sai cosa fare, chiedere qui. Nonostante il minutaggio ridotto, Luca porta a scuola i più giovani con i trucchi del mestiere: tagliafuori, gomiti, piede perno. Maestro jedi.
Filippo Milesi 7,5: mani di velluto, visione di gioco e determinazione. Filippo è stato uno dei top player del GiFra, dimostrando di saper fare la mossa giusta al momento giusto. Peccato non abbia osato di più dall'arco. Chirurgo.
Alberto Marin 6,5: A tratti nervoso, riesce a contenere i bollori e a fornire una prestazione di sostanza, con poche sbavature e una difesa degna del miglior Rodman. Ringhio.
Roberto De Martini 6,5: fa parte dei "senatori" del gruppo e usa tutta la sua autorità: preziosi consigli ai giovani, sapiente distribuzione della palla in campo. Guru
Marianna Triaca 8: impressiona per la confidenza che ha con il pallone e la fisicità messa in gioco. Corsa, rimbalzi, difesa e un pizzico di coraggio per una prestazione da incorniciare. Bad girl.
Giulia Formaggio 7: Centimetri al servizio del team, sottocanestro è un fattore e dimostra di avere anche mani educate. Dà l'impressione di poter dominare, un filo di timidezza la tradisce. Incompiuta.
Andrea Colli 6,5: il terzo Colli in campo ha meno esperienza e fisico ma tanta corsa ed energia. Ci prova sempre, non rinuncia all'uno contro uno e allo showtime. Pronto per la completa maturazione. Astro nascente.
Nicolò Campari 6,5: presente solo al primo round, fa legna e porta corsa e difesa al servizio dei suoi. Incompiuto.


Oratorio di Gambolò

Michele Bianchi 7: A tratti fumoso ma la prestazione rimane. Solido e veloce, mette canestri spettacolari e difende forte, anche sui compagni: caduto per fuoco amico, manca il girone di ritorno a causa di una caviglia malridotta. Marine.
Andrea Pisani 6,5: poca potenza ma tanta tecnica per questo pivot che accarezza la palla come fosse la fidanzata. Gran passatore, litiga col ferro ma glielo perdoniamo volentieri. Grande bellezza.
Alberto Marchese 8: Il Prescelto. Decide le sorti del torneo grazie a tecnica e tenuta atletica da brividi. Immarcabile, riesce comunque a coinvolgere i compagni nelle sue trame. Jordanesco.
Gianluca Lucchini 6,5: Esce dal campo insoddisfatto di sé ma ci affrettiamo a smentirlo. Corsa, difesa e senso della posizione non gli sono mancati, deve allenare il tiro poiché spesso ha sparato a salve. Cacciatore.
Daniele Masala 6,5: A tratti confusionario, ma sfrutta bene le sue doti in penetrazione e nell'uno contro uno. Cozza contro Michele Bianchi e il suo torneo finisce lì, dicendo arrivederci alla clavicola. Caduto con onore.
Giovanni Pavanello 7,5: Cestisticamente ha 10 anni in più della sua carta di identità. Giocatore completo che promette bene ed è cresciuto molto nell'ultimo biennio, si alterna con Marchese per questioni di regolamento. Sesto uomo.
Diego Accalai 7: Nonostante l'età non mostra timore reverenziale, anzi. Porta palla con personalità, si lancia in contropiede, prova l'affondo appena intravede un varco. Enfant prodige
Aymen Neffati Fice 7: Come dice il nome, gioca per tre. Meno arrembante di altre occasioni, "fice" è comunque un motore sempre acceso, pronto all'accelerazione. Tuttofare dei verdi, specialista di ogni disciplina sportiva esistente. Passepartout.
Barbara Cappa 6,5: Assaggia il campo, ha poca esperienza ma porta acqua al suo mulino. Mondina.

Federica Carnevale Miacca 6,5: Come sopra. Spina nel fianco delle donne avversarie, in attacco si vede poco ma difende forte su chiunque le si pari davanti. Xena.
Marta Nardone 6,5: gioca col sorriso, e lo toglie agli avversari segnando. Spaesata all'inizio, poi prende le misure del campo e dà il suo contributo per la vittoria finale. Ape regina.


Arbitro: Stefano Brogin 9 - Dirige con imparzialità e autorità, non si muove foglia che lui non fischi. Un ringraziamento speciale per una direzione di gara professionale!

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